“Ogni quarto d’ora, in Italia, una donna è vittima di violenza e una donna su tre nell’Unione Europea è stata vittima di violenza fisica e/o sessuale.”

Monika Hauser | Fondatrice medica mondiale

1/15

2/15

“Quasi tutte le donne che si rivolgono a noi conoscono bene il loro aggressore, in quanto si tratta di un uomo di cui dovrebbero potersi fidare. Possiamo quindi parlare di un abuso di fiducia.”

Christine Clignon | GEA - Casa delle Donne Bolzano

3/15

“I femminicidi costituiscono il momento culminante di una violenza che ha le sue origini nel sessismo di tutti i giorni. Anche l’immagine priva di alternative, che vediamo trasmessa dalle emittenti di Berlusconi, costituisce una forma di violenza, più sottile.”

Barbara Bachmann und Franziska Gilli | Autrici del libro Santa o Sgualdrina: Essere Donna in Italia

4/15

“Non voglio un uomo che mi salvi, ma uno che mi accompagni lasciandomi essere ciò che voglio essere.”

Fouzia Wamaitha Kinyanjui | Attivista e femminista

5/15

6/15

“Ogni anno in Alto Adige 600 donne in fuga dalla violenza domestica sono accolte nei centri di accoglienza. Come il femminicidio, la fuga è l’epilogo di una lunghissima storia di sofferenza.”

Monika Hauser | Fondatrice medica mondiale

7/15

“Quando delle donne che hanno interiorizzato e riprodotto il patriarcato (come purtroppo accade a molte di noi) arrivano al potere, si ottiene una soluzione che è solo parziale. L’obiettivo dovrebbe essere quello di abbattere il sistema e costruirne uno nuovo, che includa e accetti la nostra unicità individuale.”

Fouzia Wamaitha Kinyanjui | Attivista e femminista

8/15

9/15

“Le problematiche, e le condizioni per affrontarle, sono trasferite dalla società all’individuo, che spesso deve (o dovrebbe) far fronte da solo a ciò che la società gli impone. E, per gli uomini, la violenza continua ad essere un meccanismo di adattamento.”

Armin Bernhard | Rete di prevenzione della violenza Alto Adige

10/15

“Miti e narrazioni patriarcali come “è stata colpa sua” o “se lo meritava” sostengono la negazione della violenza quotidiana, la minimizzano, la legittimano e fanno sì che nessuno se ne assuma la responsabilità. Questi miti permettono al sistema di potere di restare inalterato.”

Monika Hauser | Fondatrice medica mondiale

11/15

“La violenza non implica che la donna sia debole. L’uomo violento è un bravo affabulatore. A volte non si è capaci di leggere certi messaggi e gesti, fino a quando non è ormai troppo tardi.”

Christine Clignon | GEA - Casa delle Donne Bolzano

12/15

13/15

“Per le donne spesso è difficile parlare della violenza che subiscono, perché sono perfettamente consapevoli del fatto che verrà minimizzata, che saranno derise o addirittura incolpate. Il pericolo di essere emarginate è esistenziale, quindi molte donne hanno ottime ragioni per tacere.”

Monika Hauser | Fondatrice medica mondiale

14/15

“Slowly, slowly is OK, but actions have to be taken. Because in the process of doing slowly slowly, women are dying.“

Fouzia Wamaitha Kinyanjui | Attivista e femminista

15/15

#qualcosanonva

La campagna #qualcosanonva affronta il tema dei crimini violenti contro le donne. Utilizzando manifesti artistici e letterari, interviene nello spazio pubblico con l’obiettivo di avviare un dialogo e creare nuove forme di consapevolezza su questo tema.

La prima edizione di #qualcosanonva è stata promossa da Lungomare in collaborazione con Kunst Meran Merano Arte e Summer School Südtirol. A partire dal 2022 Lungomare porta avanti questa campagna in nuove edizioni e con diverse cooperazioni.

 

La prima edizione in Alto Adige 2021 è stata promossa da Lungomare in collaborazione con Kunst Meran Merano Arte e la Summer School Südtirol. Da allora i manifesti sono stati esposti a livello internazionale attraverso varie collaborazioni e tradotti in diverse lingue. Per la seconda edizione sviluppata in Tirolo del Nord e dell’Est, nel 2022, gli artisti hanno lavorato in stretta collaborazione con associazioni attive nel campo della protezione delle vittime e della consulenza per donne e uomini. I risultati saranno esposti negli spazi pubblici del Tirolo a partire da ottobre 2022.

1/6

2/6

3/6

4/6

5/6

6/6

Condividi la campagna nella tua città o nella tua regione!

La campagna parte dall’Alto Adige e sarà diffusa nello spazio pubblico e in quello digitale da cittadine e cittadini, associazioni e pubbliche amministrazioni. I manifesti sono disponibili gratuitamente su questo sito, da cui possono essere scaricati e diffusi sui social media o stampati e affissi in luoghi pubblici. Diffondili sui social media e nello spazio pubblico!